è il figlio!

Siamo corsi a vedere i "I Racconti di Terremare" inuna proiezione pomeridiana con bambini piagnucolanti, puzza di popcorn, mamme disinteressate che parlavano al telefono... e biglietto al modico prezzo di 6 Euro a persona. Insomma, una tragedia. Pensavo, a torto, che tutta questa sofferenza potesse essere ripagata da un filmone, e invece... tanto penare non ha avuto ricompensa alcuna.
Si, sono abituata ai film del padre (Hayao Miyazaki) , che sono dei gioielli (non tutti, ok, ma la maggior parte), che uniscono ai disegni bellissimi, storie complesse e comprensibili, fantastiche, ambientaliste, così realistiche, comunque, da non separare mai troppo il bene dal male.
Diciamo che il figlio (Goro) ci ha provato e per quanto mi riguarda non gli è andata troppo bene, capisco i dubbi del padre.
I racconti di Terremare è disegnato come Conan e Heidi, quindi tutto molto piacevole e noto da tempo (avevo 8 anni quando è uscito Heidi in tv); la storia sembra interessante ma non viene mai approfondita, tanto che verso la fine veniamo a sapere di mitiche battaglie tra maghi di cui nessuno aveva parlato prima. I personaggi (che sempre nei film del padre hanno un'anima ben delineata) non sono tracciati, ognuno, anche il mago Ged, è raccontato solo superficialmente. C'è una ipotesi di "personalità schizofrenica" del protagonista che viene velocemente risolta con una rivelazione di nuovo nome e quindi nuova identità (ma mi chiedo a cosa servano i veri nomi in questo film...).
E poi i draghi, i draghi sono amici degli uomini, ok, bellissimo, e lo sono perchè coltivano la terra e allevano le pecore sottoforma di esseri umani... e poi?
Non vedo l'ora di leggere il libro per capirne qualcosa di più...
In fondo è il figlio!

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