Finalmente...

La rosa di Paracelso

paracelso è ormai vecchio e stanco. Ha studiato ed imparato tanto nella sua vita e l'unico rimpianto che ha è di non avere un allievo cui trasferire le sue conoscenze.
Una sera bussano alla porta. Va ad aprire e viene subito colpito da un meraviglioso profuno di rosa. Di fronte a lui c'è un giovane con una bellissima rosa in mano che gli chiede di poter entrare.
Paracelso lo fa accomodare e chiede al giovane cosa desidera. Il giovane dice di aver sentito parlare di lui in modi diversi: alcuni dicono che è uno scienziato, altri che è un ciarlatano. Lui vorrebbe tanto diventare suo allievo però prima ha bisogno di una prova che dimostri che è un vero scienziato. Ha perciò portato una rosa. Paracelso dovrà dimostrargli che è un vero scienziato ridando vita alla rosa, dopo che il fuoco del camino l'avrà bruciata.
Paracelso ringrazia il giovane e dichiara chenon ha niente da dimostrare. Se il givane vuole diventare suo allievo lui sarà ben felice di insegnargli ciò che sa, ma non può dare nessuna prova. Il giovane insiste e poi butta la rosa sul fuoco che lentamente brucia.
Paracelso ribadisce che non ha niente da dimostrare e che lui può insegnare solo a chi si fida di lui.
Il giovane va via, dispiaciuto per aver perso l'opportunità di avere un maestro di cui fidarsi, e Paracelso è dispiaciuto per aver perso l'opportunità di avere un allievo da cui accettare la sfida.
Paracelso, rimasto solo, mentre ripensa al dialogo avuto con il giovane prova una struggente nostalgia del meraviglioso profumo di rosa.
Allora coi suoi passi rallentati dal peso dell'età va verso il camino, individua il mucchietto di cenere rimasto dalla rosa bruciata. Lo prende in mano e con la voce piena di amore sussurra una formula magica.
E magicamente la rosa riappare con tutta la sua fragranza.
(Josè Luis Borges)



Cercavo questo racconto da diversi anni... Più di dieci...
E' magicamente spuntato questa mattina da un libro che avevo a casa.

Commenti

Post più popolari